lunedì 28 maggio 2007

Difetti alla vista dopo i 40 anni?

presbiopiaIl Consorzio Comunicazione Vista rende noti alcuni dati sulla salute della vista in Italia. L’indagine ha messo in luce come più del 73 per cento della popolazione italiana oltre i 40 anni dichiari di soffrire di almeno un difetto visivo (tra presbiopia, miopia, astigmatismo e ipermetropia). Di questi circa la metà (47,1 per cento) è colpito da presbiopia, ovvero il disturbo visivo provocato dal progressivo ed inevitabile irrigidimento del cristallino che perde la propria capacità di adattare la messa a fuoco a diverse distanze.

Ma, nonostante gli italiani siano un popolo attento al benessere e alla cura del proprio corpo, sembra che non siano altrettanto consapevoli su come affrontare la presbiopia nel modo più appropriato. Infatti, benché sia in aumento il numero degli individui che corregge il proprio difetto, soltanto il 20,4 per cento degli intervistati si affida al corretto ausilio ottico, ovvero le lenti progressive di ultima generazione, che consentono, con un unico paio di occhiali, una visione ottimale a tutte le distanze.

Il dato è ancora più marcato al Sud, dove appena il 15,5 per cento dei presbiti sceglie le progressive. A ciò si aggiunge che il numero di persone che preferisce orientarsi verso il “fai da te”, scegliendo occhiali premontati acquistabili liberamente nei supermercati e nelle farmacie, è in decisa crescita: dal 23,9 per cento del 2005 al 26,8 per cento del 2007. Si può, quindi, dedurre che l’informazione dei consumatori nei confronti delle lenti progressive risulta essere piuttosto carente.

È inevitabile che, in questo modo, le informazioni vengano pericolosamente distorte ed influenzate dalle esperienze personali che possono in seguito dar luogo a false credenze più o meno radicate.

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