Turismo responsabile

Benin: la terra della Amazzoni
(8-25 agosto 2007 e 25 dicembre 2007 – 12 gennaio 2008)
Una immersione nell’Africa vera, a contatto con persone, storia, cultura e problemi di questo paese, non battuto ancora dalle rotte di un turismo di massa. Si percorreranno i luoghi della memoria della schiavitù, come la spiaggia di Ouidah, e si parteciperà alle celebrazioni religiose più simili a feste Voodoo. Si scoprirà anche come la schiavitù riemerga oggi con il fenomeno dei “vidomingos”, i bambini “dati in prestito” a famiglie agiate e poi rivenduti e trattati come schiavi. Il viaggio vede la collaborazione del Comitato di Amicizia - Mani Tese di Faenza: gli accompagnatori sono volontari con una lunga esperienza in questo paese.
Marocco: dalle città imperiali ai villaggi berberi
(6-20 agosto 2007 e 27 dicembre 2007–10 gennaio 2008)
Suggestivo, incantato, ricco di testimonianze di splendori passati, avvolto in ritmi di vita antichi. Dalla megalopoli di Casablanca alle Città imperiali, passando per il deserto e i villaggi berberi, senza tralasciare le bellezze della montagna, con un percorso di trekking che si snoda lungo i sentieri dello djebel Toubkal, la vetta più alta di tutto il Nord Africa. Un viaggio in ogni dettaglio pensato in termini di sviluppo e benefici per la popolazione locale.
Il viaggio è stato organizzato con la collaborazione dell’agenzia marocchina TiziRando, impegnata da tempo nel turismo a sostegno dello sviluppo.
Perù: oltre il mistero degli Inca
(28 agosto - 15 settembre 2007, 11-29 dicembre 2007)
Terra leggendaria, dove retaggio culturale, tradizione e mistero si mescolano alle straordinarie bellezze naturali, ai colori, e al calore dei suoi abitanti. Da Lima ci si muoverà lungo la “Carretera Panamericana”, attraverso Arequipa, il lago Titicaca, fino a Cuzco, capitale dell’Impero Inca ed alla mitica città perduta di Macchu Picchu. A Cuzco si parteciperà ad un’esperienza sociale e culturale di approfondimento delle culture andine, vivendo presso il CAITH (Centro di Accoglienza Integrale per le Lavoratrici Domestiche) che accoglie bambine e ragazze di cultura quechua “strappate” alle famiglie e ai loro villaggi con il miraggio di una vita migliore in città, dove invece trovano un mondo che le esclude, le emargina e le umilia con ogni tipo di violenze fisiche e psichiche.
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