venerdì 22 giugno 2007

Pannelli solari: energia alternativa

Giovedì 21 giugno abbiamo assistito ancora una volta alla “pochezza e pressappochismo” dei nostri politici: era presente alla trasmissione “Annozero”, condotta da Santoro, il ministro e vice-premier Rutelli, il quale parlando di energia alternativa ha detto che questo governo, con la Finanziaria 2007, ha fatto grandi cose finanziando totalmente il costo dell’impianto, contro il disinteresse totale del precedente governo.

Ma non è vero che il governo Berlusconi è stato passivo e disinteressato all’energia alternativa, ricordiamo, per dovere di cronaca, che ha emanato il 28 luglio 2005 il decreto di attuazione dell’introduzione del “conto energia”, deciso nel Dlgs 387/2003, è vero con più di un anno di ritardo, e successivamente modificato con DM del 6/2/2006.

Poi Rutelli, per rafforzare quanto affermava, ha detto che oltre ad abbattere i costi dei consumi si guadagna vendendo l’eccesso di produzione, ma non ha tenuto conto che era valido con il primo decreto del 28/7/2005 poi il Governo ha apportato per decreto ulteriori modifiche che hanno ridotto il guadagno netto da parte dei piccoli proprietari.

Infatti gli impianti con potenza inferiore a 20KW, quindi la quasi totalità degli impianti condominiali e privati, potrà optare per il servizio scambio sul posto o per la cessione dell'energia prodotta alla rete. Nel caso dello scambio sul posto la tariffa incentivante è pagata soltanto per l'energia consumata in loco e non per il surplus venduto in rete. In questo caso, un impianto ben dimensionato consente di coprire l'intera spesa della bolletta elettrica ma non anche quello di consentire un guadagno netto. Nel secondo caso, quello della cessione dell'energia alla rete, il proprietario dell'impianto fotovoltaico può rivendere l'intera produzione anche se superiore ai consumi ad una tariffa incentivante di 0,46 kWh.

Santoro, da parte sua, ha affiancato questa tesi portando in trasmissione anche il sig. Jacopo Fo, un esperto di energia alternativa, tanto che ne ha fatto un business con il suo blog (www.jacopofo.com).

Il costo di un impianto che produca 3kW è di circa 22mila euro, mentre per un impianto da 6kW è di 41mila euro. Naturalmente dovremmo prendere in considerazione questo secondo impianto (in una famiglia occorrono circa 6kW se si vogliono usare tutti gli elettrodomestici)

A mio avviso bisogna precisare molte cose perché è vero che si produce energia pulita, però le cose non stanno esattamente come ci vogliono far vedere: ancora non è economico, il Governo in verità dà un bel niente gratis!

Tra gli aspetti critici condivisi un po’ da tutti:
- eccessiva burocratizzazione (tipica italiana);
- limite annuale nelle concessioni;
- disinformazione;
- costi elevati.

La Finanziaria 2007 (www.governo.it) parla di agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici con interventi per installare pannelli solari fino ad un ammontare di 60mila euro in 3 anni (fa una rata mensile di quasi 1.700 euro e chi se la può permettere?), ma vediamo cosa significa.

Il Governo sta studiando di utilizzare i fondi di rotazione e comunque è un’incentivazione per la riduzione dei tassi sui mutui bancari che il cittadino deve accendere per sostenere la spesa. Non c’è fondo perduto e siamo noi che ci dobbiamo accollare tutto l’onere per la spesa.

Quindi riassumendo: il cittadino che vuole installare un pannello solare deve accedere ad un mutuo bancario (a meno che abbia di suo) e l’unica agevolazione che il Governo concede è sul tasso agevolato di interesse che le banche dovrebbero applicare e che è difficile trovarlo al 2% (come dicono). Ancora una volta questo Governo gioca con la disinformazione e fa vedere “lucciole per lanterne”.

Il governo Prodi dovrebbe investire sull’informazione che deve essere chiara e comprensibile per chiunque, onde evitare che i “furbetti” (leggi venditori, produttori ed installatori) ancora una volta prevalgano sull’ignaro cittadino. Poiché l’Italia non produce pannelli solari, dovrebbe veramente incentivare le aziende affinché quest’ultime intraprendano questo tipo di produzione, con conseguente diminuzione di costi per l’utente e creazione di diverse migliaia di posti di lavoro.

In Germania sono installati oltre 2000 MW di pannelli solari fotovoltaici contro i 50 MW dell’Italia. Ci sarà pur bene un valido motivo e perché i politici per una volta non copiano quello che di buono si fa all’estero? E’ così difficile e denigratorio?

Invitiamo a visitare il sito del ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraio Scanio www.pecoraroscanio.it

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