giovedì 23 agosto 2007

Farmacie contro supermercati

farmaciaNella lotta tra farmacie e supermercati per gli sconti sui farmaci da banco vince la grande distribuzione. E' quanto emerge da un'indagine di Help Consumatori condotta su un campione di farmacie allo scopo di verificare gli effetti del pacchetto Bersani in termini di risparmio. Con la legge sulle liberalizzazioni due sono state infatti le principali novità per il cittadino: la vendita dei medicinali da banco (OTC) nei supermercati e la libertà di sconto sugli stessi.

In circa l’80% delle rilevazioni gli sconti praticati dalla farmacie non sono concorrenziali rispetto alla grande distribuzione: in un terzo delle rilevazioni non è stato registrato alcuno sconto. Chi più chi meno, le farmacie sembrano aver reagito alla concorrenza sollecitata dalla legge Bersani, ma difficilmente arrivano ad applicare sconti pari a quelli della grande distribuzione.

E' la stessa Presidenza di Federfarma nel "Progetto di adeguamento delle Farmacie" di Giorgio Siri, ad invitare le farmacie a non basare la propria azione concorrenziale sul prezzo e a puntare piuttosto sull'offerta di vantaggi concreti al cittadino che si traducano poi anche in vantaggi economici. Una concorrenza basata sugli aspetti professionali può fornire nuove utili proposte: dalla possibilità di sostituzione dei farmaci, a consigli più adeguati, a servizi di alto valore socio-sanitario quali l' assistenza a domicilio a soggetti non deambulanti.

Per le farmacie si tratta dunque di iniziare a lavorare sull'incremento di valore aggiunto da offrire al mercato, quel qualcosa in più oltre il prodotto in grado di far si che il consumatore non avverta la necessità di confrontare i prezzi, ma lo renda soddisfatto della propria scelta di preferenza e fidelizzazione al punto vendita.

L'attuale presenza delle farmacie sul territorio nazionale è capillare. Esiste almeno una farmacia in ciascuno degli oltre 8.000 Comuni italiani.

Secondo un'indagine di Health Business Improvement del gennaio 2007, il farmacista evoluto vuole svolgere un ruolo proattivo nei confronti del cliente; inoltre dispone di personale non numeroso, ma specializzato a cui richiede anche una sempre maggiore competenza nella vendita. Secondo la stessa indagine, infatti, il 55% del totale fatturato delle farmacie evolute è determinato dalla commercializzazione dei parafarmaceutici ed altri articoli, ciò che ha determinato un autentico spostamento di baricentro. L'aspetto commerciale delle farmacia non può più essere trascurato, così come l'aspetto marketing, amministrativo e logistico,visti i sempre più ampi spazi organizzati secondo le politiche del merchandising.

Il desiderio di mutazione genetica è partito dai titolari delle farmacie che hanno stabilito mete e obiettivi da raggiungere, li hanno trasmessi e fatti sposare ai propri collaboratori e si sono circondati di persone innovative e creative, non più di yes men.

L'inserimento di nuovi talenti ha incentivato lo sviluppo di valore aggiunto derivante da : nuove idee per la vendita o per la gestione del magazzino; eliminazione delle barriere architettoniche; soluzioni per il parcheggio delle auto dei clienti fuori dalla farmacia; allestimento di una bacheca informativa sui servizi socio-sanitari attivi sul territorio; posti a sedere per le persone anziane; consulenza ai clienti nel rispetto della privacy.

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