mercoledì 3 ottobre 2007

Un messaggio forte al Governo: no al rimpasto, sì alla riduzione dei ministri, viceministri e sottosegretari

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In questi giorni si parla delle ripercussioni politiche che le primarie del Pd insieme alla finanziaria appena approvata dal Cdm potrebbero avere sull'esecutivo Prodi.

"Alla luce della finanziaria questo Governo ha ancora più mezzi e ragioni per poter andare avanti - spiega il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro - perchè questa è una finanziaria seria senza far pagare nuove tasse ai cittadini, con l'attenzione verso le fasce più deboli. Questo Governo deve piuttosto mandare un messaggio positivo e propositivo al Paese attraverso un'autoriduzione della propria compagine governativa e di sottosegretari e lo deve fare non perchè c'è qualcuno che non è capace di fare il proprio lavoro ma perchè c'è un'abbondanza di sottosegretari e una sovrapposizione di ruoli e funzioni fra i Ministri che rendono più complicata la vita di tutti i giorni nel prendere le decisioni".

Questa è la composizione del governo Prodi: i ministri sono 26 di cui 18 per i ministeri e 8 ministri senza portafoglio, mentre i viceministri sono 10 e i sottosegretari sono ben 67 (quasi una media di 4 per ogni ministero).

Perché alcuni ministeri hanno i viceministri ed altri no? Perché in alcuni i sottosegretari sono più di uno mentre in alcuni ce n’è uno soltanto?

Visto queste disparità, a mio avviso, toglierei i viceministri (10), che non capisco a cosa servono, forse che i ministri hanno anche altri incarichi e per questo non possono garantire la presenza quotidiana al ministero.

Proseguendo questa analisi se ne deduca che si potrebbero risparmiare anche 38 sottosegretari, che non è poco, oltre a 6 o 7 ministri, perché, secondo anche il ministro Di Pietro, c’è in alcuni ministeri una sovrapposizione di ruoli e funzioni.

Per informazione riportiamo alcune compagini eclatanti di ministeri: il ministero di Economia e Finanza, che tra l’altro ci sta procurando, con le sue scelte, non pochi guai, è composto da 2 viceministri e ben 6 sottosegretari; il ministero dello Sviluppo economico ha 1 viceministro e 3 sottosegretari (ma questo ministero non vi sembra un doppione di quello dell’Economia); la Difesa non ha viceministri, ma 3 sottosegretari, così come le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, come l’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare ed anche il ministero della Salute e il ministero dei Beni e Attività Culturali (quello di Rutelli che è anche vice-presidente del Consiglio).

Ma Prodi ne avrà il coraggio? Avrà l’umiltà di iniziare e troverà i ministri e sottosegretari probabili “trombati” a disposizione? Sarebbe un gesto di responsabilità e un messaggio forte di credibilità per questo governo, che francamente non ne ha affatto.

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