mercoledì 14 maggio 2008

Il “sessantottino” Schifani

In una intervista di Claudio Sabelli Fioretti a Renato Schifani su Sette del 10/10/2002 vi estrapolo alcune interessanti affermazioni del presidente del Senato, che ci dovrebbero far riflettere:

“… il ’68 voleva dire politica e anch’io ne subii il fascino. Il mio professore di filosofia ci entusiasmava con le sue lezioni su Marx e il marxismo mi affascinò e mi coinvolse”.

E ancora: “… nel ’68 è sbocciato un nuovo tipo di gioventù che cominciava a maturarsi. Noi del ’68 (babyboomers n.d.r.) costituiamo oggi una classe dirigente di qualità. Purtroppo i nostri figli seguono modelli diversi, consumi, denaro”.

E ancora alla domanda del gioco della torre tra la Santanchè e la Mussolini risponde all’intervistatore: “… butto la Santanchè. Alessandra Mussolini fa politica, la Santanchè fa feste”.

Alla domanda chi non piace della destra risponde: “…Teodoro Buontempo, er Pecora, è un tipo invasivo, un esponente della destra destinata a scomparire”

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