mercoledì 14 maggio 2008

QUESTI SONO I GIORNALISTI

Carissimo Lottieri,
non sono d’accordo su quanto affermi perché ti sei dimenticato che anche i giornali (compreso il Tempo nel quale hai scritto – oggi 14 maggio - questo articolo) sono finanziati dai contribuenti (leggi finanziamento dello Stato) e quindi secondo una tua logica giornali e televisione non possono esprimere critiche, anche dure, nei confronti di politici e chicchessia.

L’informazione, per muoversi a proprio piacere, assumendosi le dovute responsabilità, non dovrebbe essere assoggettata e dipendente dalla politica. Solo così sarebbero tutelati e rispettati i lettori e gli utenti che con il loro contributo mantengono stampa e televisione.

E poi cosa vuol dire “contraddittorio”? Come sarebbe tutelato un personaggio pubblico (e il privato?) accusato di pedofilia da un giornale? Forse gli verrebbe concessa la possibilità di smentita e difesa nello stesso giornale che lo accusa? Non ci credo!

Non ti chiedi che un articolo diffamatorio, nella logica della comunicazione, fa uscire perdente e infangato anche chi non c’entra nulla.

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