venerdì 15 giugno 2007

Un consiglio al Governo per risparmiare 5miliardi di euro… e non solo!

Abbiamo parlato dei finanziamenti ai giornali e dello spreco delle spese della politica. Ebbene solo queste due voci pesano sul bilancio dello Stato per ben quasi 5 miliardi di euro, sì avete capito bene sono 10mila miliardi di vecchie lire (667milioni di euro per i giornali e 4miliardi di euro per la politica).

Certo questo importo non si può azzerare del tutto, ma se riportiamo i valori di circa cinque anni fa e tenendo presente che, secondo l’Istat, il costo della vita in questo ultimo lustro è cresciuto complessivamente del 13%, tra spese per la politica e finanziamento ai giornali, l’importo ammonterebbe a circa 2miliardi di euro (32milioni di euro per i giornali e 1.968 milioni di euro per la politica) .

Si avrebbe così un nuovo “tesoretto” (questa volta vero e non fittizio come quello scoperto dal governo Prodi) di 3miliardi di euro, che è maggiore di quello che Prodi ci dovrà dire come destinare entro il 30 giugno!

Facciamo ora qualche riflessione, e ne abbiamo tutti i diritti visto che i soldi sono, come sempre, i nostri (leggi contribuenti):
- perché uno deve finanziare con le proprie tasse un partito di cui non condivide le posizioni? Ognuno di noi dovrebbe, in teoria, essere libero di destinare una quota (deducibile dalle tasse) per finanziare il partito di cui simpatizza. La verità è che noi saremmo più severi dei politici che ci governano e di soldi ai partiti ne andrebbero ben pochi (non sarebbe poi male, così questi politici una volta per tutte si rimboccherebbero le maniche per meritarsi lo stipendio);
- ai giornali se andasse un contributo di 32milioni di euro sarebbe già tanto, ricordando che gli editori, dovrebbero fare gli imprenditori, come tutti gli altri comuni imprenditori piccoli e grandi, e non aspettarsi facili assistenzialismi. Dice Beppe Grillo nel suo blog: “l’informazione con i suoi vermi non è un bello spettacolo. Puzza a tal punto che devono darla gratis, nessuno la compra più. Ma a pagarla siamo sempre noi con le nostre tasse. E’ ora di dire basta alla informazione assistita dallo Stato, ma a libro paga di politici e finanzieri”.

Se queste due sole voci ci fanno risparmiare 3miliardi di euro, che ricordiamo essere superiore di 0,5 miliardi del tesoretto di Prodi, dovremmo riflettere e capire che una oculata amministrazione, come si fa in una qualsiasi impresa, non ci avrebbe portato alla disastrosa situazione in cui ci troviamo e forse l’economia sarebbe in una salute migliore e si potrebbe sperare di arrivare a fine mese (mettendo anche qualcosa da parte, come facevamo tanti anni fa e come facevano i nostri genitori e i nostri nonni).

D’altronde perché lo Stato, se si trova in difficoltà, non deve fare quello che in una banalissima simile situazione di difficoltà farebbe chiunque, purché munito di buon senso: tagliare le spese superflue. E queste che abbiamo appena accennato certamente lo sono.

Chi vuole presentare una proposta di legge per abolire il finanziamento politico ai giornali e ridurre le spese per la politica si faccia vivo. Il blog è in ascolto. Ricordatetevi che siamo (noi baby boomers) 18milioni e abbiamo un gran peso nelle vita politica, finanziaria e sociale italiana.

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