martedì 21 agosto 2007

Bullismo over 40 e over 50

bullismo scolasticoNon c’è soltanto il bullismo scolastico, oggi al centro di non disinteressata attenzione, che nei tg si vuol far passare come un ricettacolo di malavitosi (in cattedra e sui banchi), ma pure quello degli adulti over 40 ed over 50.

La classe considerata “pericolosa” da genitori, insegnanti e bidelli, in vero anche se dall’atteggiamento borioso e privo di rispetto, è in realtà una maschera per apparire “più grandi”, ma il problema si presenta nel momento in cui invece chi fa il "bullo" non è un ragazzino ma un adulto, il quale cerca di recuperare le batoste del passato o magari non ha ancora capito quanti anni ha.

Un bullismo da capelli grigi, di gente che si presenta apparentemente “perbene” e che invece è molto lontana dall'immagine che essa diffonde attorno a sé. Atti di bullismo compiuti non da ragazzi in crisi d'identità ma da personaggi che sanno come “lavorare” per maltrattare il prossimo, anche se poi a volte il gioco non riesce del tutto, e trovano sul loro cammino la Giustizia che li ferma almeno per un po'.

Ecco, questo bullismo da over 40 od over 50, è pericoloso quanto l'altro, ma soprattutto dimostra che la gestione delle cose pubbliche è sottoposta al vincolo mafioso dell'amicizia fra potenti. Per cui chi non partecipa al gioco è beffato e danneggiato.

Il crollo del congiuntivo nella lingua parlata, il crollo delle piccole regole del nostro vivere quotidiano, hanno fatto sì che non c'è più distinzione fra le cose buone e quelle cattive. Per acquisire la fluidità necessaria a onorare il congiuntivo da mattina a sera servivano la pazienza, la tenacia di schiere d’insegnanti e il rigore dei genitori. Finché la famiglia e la scuola hanno retto, finché ci sono stati padri e madri persuasi che l’insufficienza o la bocciatura del figlio non fosse addebitabile al malanimo dei professori e finché questi hanno creduto di esercitare una missione, non di svolgere un lavoro salariato, il congiuntivo è rimasto sulla breccia a ricordarci l’importanza della forma, la prevalenza del dovere sulla comodità.

In mancanza di modelli, sopratutto familiari, i ragazzi si formano con quello che trovano e imitano i più grandi. Il congiuntivo e le forme contratte sono da non sottovalutare: giovani francofoni o anglofoni, che si scambiano sms e mail su internet, non fanno scempio della loro lingua come da noi.

Parlando di famiglie separate la TV si sforza di dimostrare in molti programmi e servizi che il problema è risolvibile, che i figli crescono bene e senza traumi anche con genitori divisi che magari se li contendono a suon di liti legali. Il matrimonio non è più di moda, l'indissolubilità fa ridere, la famiglia è superata,si è liberi di essere gay o lesbiche, ognuno è libero di vivere come vuole e di fare ciò che vuole, poi però non ci si deve rammaricare delle conseguenze che spesso possono ricadere su chi non ha alcuna colpa.

Quasi tutti abbiamo avuto un matrimonio non sempre rose e fiori; con un pò di sforzo e tolleranza reciproca le incomprensioni e le crisi si possono superare. Siamo fessi e non sappiamo goderci la vita? Può darsi, ma a conti fatti, ora come mai, ci sta benissimo così.

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