martedì 11 settembre 2007

La bomba delle pensioni

Gli economisti pessimisti sul futuro sostengono che l’invecchiamento dei Baby Boomers potrebbe rivelarsi un costo insostenibile. Gli operatori finanziari specializzati nel mercato dei cross hanno saputo per anni che il sistema di protezione sociale è prossimo alla crisi. La bomba ad orologeria si troverebbe nei costi futuri da sostenere per il mantenimento della generazione dei Baby Boomers (ormai prossimi alla vecchiaia).

Nei mercati finanziari è possibile individuare un numero crescente di operatori ottimisti e pronti a giustificare le elevate quotazioni di un asset. I prezzi elevati possono essere paragonati all’ultimo pezzo di un domino: resta in piedi fino a quando gli investitori esprimono fiducia assoluta nella fila completa di presunzioni ed ipotesi che lo supportano.

Quando uno dei pezzi del domino colpisce quello immediatamente successivo, si innesca un processo distruttivo che porta tutti ad interrogarsi sul perché sia stato così facile cadere nella trappola. Questo ciclo di creazione e distruzione si ripropone con cadenza periodica nel mercato mobiliare. I titoli di rischio sono facilmente soggetti ad operazioni di questo tipo, e per tale ragione finiscono spesso col disilludere le speranze di chi vi ha puntato.

Il ciclo è molto più ampio e sortisce effetti molto più profondi quando l’oggetto della speculazione non è un titolo ma una valuta. Per l’euro il ciclo è stato molto lungo e i suoi effetti sono stati penetranti. Gli elementi che negli ultimi mesi hanno fornito un supporto a tale ipotesi sono: l’eccessivo livello di indebitamento delle famiglie.

Il dilemma di lungo termine risiede nell’individuazione delle modalità di finanziamento delle pensioni dei Baby Boomers, in un contesto in cui le entrate fiscali non sono neanche sufficienti a soddisfare tutti gli altri impegni di natura statale.

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