Mastella non ha fiducia nella Giustizia!?

Mastella afferma tra l’altro che è sua convinzione (certo solo sua e chi altri la condivide?!) che non è l’indulto in sé che crea nuovo dolore e che tali drammi non possono essere strumentalizzati a fini politici. Ma quali sarebbero per lui questi fini politici? Potrebbe essere preciso? (o soffre di manie di persecuzione).
Dice ancora: “…molte persone sono libere grazie al provvedimento del Parlamento ed hanno intrapreso una seria strada di reinserimento nella società” (o nella criminalità ndr). Questa è una “balla spaziale”, infatti come fa ha sapere già, a così poco tempo, del reinserimento di questi “molti”, forse che la sua segreteria si è presa a cuore il futuro dei detenuti liberati? E come mai una segreteria così “solerte” ha perso o non ha ricevuto la lettera in questione?
Un ministro non si può permettere di appellare nessun cittadino “delinquente senza cuore” o “uno che mangia il cuore degli altri” perché oltre ad essere, come dice Di Pietro, una caduta di stile (ma siamo sicuri che ne abbia?) è una intimidazione non supportata da alcun fatto specifico.
Mastella che è il ministro della Giustizia non ha fiducia dei suoi giudici e nella stessa Giustizia da lui amministrata quando afferma che: “…molti sono inoltre i casi di detenuti ingiustamente che hanno beneficiato della misura decisa”. Cosa sta a significare ingiustamente?
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