martedì 18 settembre 2007

Prodi: adesso parlo io

romano prodiAbbiamo assistito, lunedì 17 settembre a “Porta a Porta”, ancora una volta alla “pochezza” della nostra politica, alla faccia tosta dei nostri “politicanti” e alla scarsa professionalità di giornalisti e sindacalisti compreso il vice presidente della Confindustria Bombassei.

Prodi “Valium”, evidentemente in difficoltà (forse già convinto che Vetroni sarà alla guida del governo) non ha fatto altro che dire (anzi non dire) “faremo”, “ci stiamo lavorando”. Certo ma chi gli crede!? Ci aspettavamo delle risposte più precise, ma da un tale presidente tant’è.

Quando ha cercato di dare una risposta ben precisa ad una giovane signora che gli chiedeva come mai avessero (i politici) tanti privilegi, mentre si fa fatica ad arrivare a fine mese, con la sua faccia tosta e sarcastico “sorrisetto” oltre ad ammetterlo si è giustificato, emulando le “gaffe berlusconiane”, che la società (noi tutti esclusi i politici) non è da meno dichiarando pubblicamente che siamo degli schifosi perché la società esterna al mondo politico fa schifo!

Tra le balle “spaziali” sparate per tutta la serata da “Valium-Mortadella” la riduzione, già applicata, del 30% degli stipendi di onorevoli e senatori. Ma quando mai? E gli sprechi che sono ben maggiori della riduzione?

I giornalisti, compreso Vespa, quando Prodi ha affermato che questo governo agli industriali ha già dato, non sono stati capaci di chiedere al vice presidente di Confindustria se la riduzione dell’aliquota delle tasse, concessa dal governo, ha risolto la competitività verso le realtà industriali europee concorrenti. Molte industrie italiane producono all’estero, dove la mano d’opera è più conveniente. Ne è esempio la Fiat che produce in Polonia la Nuova 500. Se questa è la soluzione per creare competitività e nuovi posti di lavoro, allora noi siamo proprio scemi, non abbiamo capito nulla. La politica è tutto il contrario della realtà e della logica.

Prodi: adesso parlo io. Ma non era meglio che stesse zitto?

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