martedì 30 ottobre 2007

Allarme cocaina, è boom di rinoplastica

cocainaRifarsi il naso distrutto dall’abuso di cocaina è l’ultima tendenza per i consumatori della polvere bianca. La segnalazione giunge dalla Federserd, la federazione degli operatori pubblici delle dipendenze che spiegano come la moda di sottoporsi ad interventi di rinoplastica si stia diffondendo a tal punto che i chirurghi hanno ormai delle vere e proprie liste d’attesa (5 mesi nelle cliniche private, oltre un anno negli ospedali).

L’operazione, spiega il professore Ezio Maria Nicodemi, specialista in chirurgia plastica e docente a contratto alla Scuola di specializzazione a Tor Vergata, consiste nell’utilizzare innesti cartilaginei e realizzare lembi di mucosa che servono a riattivare la funzione respiratoria compromessa dall’uso eccessivo di cocaina.

Un intervento che dura due o tre ore al massimo e che oltretutto si può effettuare gratis in ospedale (dal momento che si tratta di un intervento per riparare un danno funzionale, indipendentemente dalla causa che lo ha provocato) o pagando circa diecimila euro in una struttura privata.

Fino a poco tempo fa, i casi di ricostruzione del naso erano rarissimi: uno su cento cocainomani, quasi nessuna donna. E riguardavano per la quasi totalità vip dello spettacolo o manager. Ora non sono più rare le donne, e sono sempre più numerose le persone di tutti i ceti sociali.
Chi sniffa cocaina, si vede il naso danneggiato con grande difficoltà nella respirazione. E’ un problema grave e in aumento e la situazione è ancor più grave se si pensa che sono costretti alla ricostruzione del naso anche tanti giovanissimi, nei quali le mucose e la cartilagine sono più delicate.

Più che aiutare i giovani a recuperare i valori bisognerebbe fare qualcosa per non farglieli perdere (come fanno con gli stereotipi la pubblicità, le prediche, la spazzatura tv nel pomeriggio, ecc.), e stimolarli a pensare, anche con una istruzione meno bigotta, ma non per questo meno seria. Riguardo alle inibizioni: non possiamo caricarli di inibizioni e poi meravigliarci se irrazionalmente le superano autodistruggendosi. Che li si lasci vivere, sognare, far l'amore in santa pace.

Se continua così, con la diffusione delle droghe, in poco tempo avremo una generazione di adulti con il cervello svanito”.

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