PD: la farsa delle primarie

Quanto spreco di persone, energie e risorse, ma chi paga i costi per la realizzazione di queste primarie e quanto effettivamente sono costate? Anche tenendo conto che i volontari impegnati nei seggi sono circa 70mila.
Sempre rimanendo in un milione l’affluenza alle urne si avrebbe nel 10% della popolazione DS e Margherita l’affluenza dei votanti per le primarie. Non vi sembra un po’ poco per aver impiantato una così mastodontica organizzazione pre e post elettorale?
Novità assoluta: per la prima volta possono votare anche i sedicenni! Ma è stato necessario in considerazione che poi questi giovani certo in un prossimo futuro non potranno votare se non avranno raggiunto il 18° anno d’età.
Oggi domenica si leggono le dichiarazioni di tutti gli esponenti politici e tra queste ci ha, ancora una volta sorpreso la falsità di Prodi, il quale dichiara: “Una bella giornata per la democrazia italiana. Sarà una bella gara, io sarò equidistante”. Ma da chi se era già scontata la vittoria di Veltroni come anche affermato dagli stessi Enrico Letta, Rosy Bindi, Mario Adinolfi e Piergiorgio Gawronski, competitori dello stesso Veltroni.
Questi fatti e la rissa tra sindacato e Rifondazione sulle fughe di notizie sui dati, insomma il caos che si è alzato attorno al referendum sul welfare, sono un monito e un campanello d’allarme che suona per le primarie del Pd, una preoccupazione di brogli,
Lo stesso Adinolfi, intervenendo a un’iniziativa per le liste di «Generazione U» nel collegio 1 del centro storico di Roma, invita al dialogo e alla riappacificazione: «Abbiamo la necessità di rasserenare il clima tra noi candidati, altrimenti domenica notte faremo del male a un neonato».
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