venerdì 2 novembre 2007

Il Prosit di Angelo D’Uva

Al Lingotto di Torino, dal 26 al 29 ottobre scorsi si è tenuto il Salone del Vino, giunto alla sua sesta edizione. La kermesse, che ha radunato produttori e professionisti del settore, quest’anno ha sviluppato il tema “Le Regioni del vino – Le ragioni del vino” e ha focalizzato l’attenzione su nuovi segmenti del settore quali le nuove Produzioni Biologiche e le valorizzazioni del Territorio attraverso le produzioni tipiche regionali.

All’interno della manifestazione, Slow Food ha presentato la nuova edizione della Guida al Vino Quotidiano. L’azienda molisana Angelo D’Uva Vignaiuolo in Larino è stata selezionata per entrare a pieno titolo tra le segnalazioni della Guida per l’ottimo rapporto qualità/prezzo del suo Prosit bianco, l’etichetta ultima nata, presentata al pubblico nella primavera del 2007.

Prosit bianco è un vino giovane, fresco e pensato per un pubblico che cerca un consumo consapevole ma meno impegnativo e che inserisce il vino in momenti segnati dalla festa e dalla convivialità. Il nome vuole essere un augurio di buon auspicio, secondo l’espressione latina scelta: per questo Prosit è ideale per accompagnare pasti e momenti di condivisione.

Si tratta di un trebbiano ottenuto con diraspatura e pressatura soffice. La fermentazione avviene a 18°C con lieviti selezionati. Dopo una fermentazione malolattica parziale, il vino viene affinato in acciaio per 3 mesi. Prosit Bianco presenta così con un colore giallo paglierino e un profumo intenso e fruttato. Il gusto evidenzia una struttura discreta e un buon equilibrio. Ideale per esaltare sapori freschi: piatti a base di verdure, carni bianche o formaggi freschi.

Angelo D’Uva Vignaiuolo in Larino è nata nella città omonima, nel cuore dell’antica Frentania, negli anni ’40, per volontà del nonno di Angelo D’Uva, trasferitosi da Santa Croce del Sannio come mezzadro. Da allora la vocazione vitivinicola viene tramandata di padre in figlio, sino all’attuale terza generazione, mantenendo intatte alcune caratteristiche fondamentali che ne contraddistinguono ancora oggi le modalità lavorative: l’impegno e la passione per la terra e i suoi prodotti.

Ma la caratteristica che denota Angelo D’Uva Vignaiuolo in Larino è un giusto mix di tradizione e modernità, di operosità e intuizione, che gli ha permesso di farsi conoscere sempre più al grande pubblico. Da qui emerge chiaramente il quadro di un’azienda, quella di Angelo D’Uva Vignaiuolo in Larino, che lavora con passione, attenzione al territorio e capacità di riconoscere le tendenze del bere contemporaneo: una ragione in più per degustare anche le altre etichette: Ricupo, Keres, Gavio, Console Vibio, e Kantharos.

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